BREVE STORIA DEL CAFFE’, TRA LEGGENDE, ANEDDOTI E QUALCHE DATA…

Il caffè, quella bevanda stimolante e aromatica così diffusa in tutto il mondo, Trova la sua origine nelle terre Dell’Abissinia (attuale Etiopia). Frutto di un arbusto chiamato cafeto, il suo nome deriva dalla città Etiope di Caffa. Una leggenda attribuisce la sua scoperta ad un pastore locale di nome Kaldi, che osservò l’effetto rianimatore sulle sue capre dopo aver mangiato dei frutti rossi da un cespuglio. Dopo averli testati lui stesso ha sentito più vigore ed energia. Anche se, con ogni probabilità, le tribù africane lo conoscevano fin dai tempi antichi usando cereali di terra per nutrire gli animali, dare forza ai loro guerrieri, e sopportare lunghe cerimonie religiose

BREVE STORIA DEL CAFFE’, TRA LEGGENDE, ANEDDOTI E QUALCHE DATA…

La sua popolarità sarebbe venuto dopo la sua introduzione in Arabia, dove lo Yemen sarebbe diventato un importante centro di coltivazione e distribuzione in tutto il mondo musulmano; e a cui dai suoi effetti la leggenda che Muhammad ha dato il nome qahwa (قهوة), che significa emozionante, energico, rinvigorente. Fu proprio a causa delle sue alterazioni dell’organismo umano che fece esaminare agli Imam ortodossi della Mecca (1511) e del Cairo (1532) se le determinate caratteristiche fossero conformi ai parametri del Corano, che proibisce ogni intossicazione.

Le sue conclusioni portarono

L’emiro Khair Bey a bandirla, ma le rivolte che seguirono la chiusura delle caffetterie portarono le autorità ad abrogare l’editto. Come curioso esempio, c’era una legge turca che permetteva a una donna di divorziare se il marito non le forniva una dose giornaliera di caffè. A quel tempo, il caffè si era diffuso in Persia, Egitto, Nord Africa e Turchia, dove nel 1475 avrebbe aperto le sue porte a Istanbul Kiwa Han, il primo caffè al mondo.

La prima menzione del caffè in Europa appare in un libro pubblicato nel 1583 dal botanico e medico tedesco Léonard Rauwolf, che era appena tornato da un lungo viaggio attraverso il Medio Oriente.

“Una bevanda nera come l’inchiostro, utile contro numerosi mali, in particolare mal di stomaco. I suoi consumatori la prendono al mattino, francamente, in un bicchiere di porcellana che passa da uno all’altro e da cui ciascuno prende un bicchiere pieno. È composto da acqua e dal frutto di un arbusto chiamato bunnu.“

Grazie ai mercanti veneziani, sempre con un orecchio attento al mercato delle spezie, la nuova bevanda arrivò in Europa nel 1615 generando atteggiamenti molto diversi nei suoi confronti e vari aneddoti. Qui ne lascio due.:

La sua introduzione in Italia

ha portato a dispute circa se fosse lecito per i papi l’uso di una bevanda dei mohammedans, essendo il papa Clemente VIII, che ha deciso di provare il caffè e dare il suo giudizio. Lo assaporò e disse: “Questa bevanda di Satana è così deliziosa, sarebbe un peccato lasciare che gli infedeli ne facciano uso esclusivo. Castigheremo Satana battezzandolo e rendendolo così una bevanda autenticamente cristiana.”

La sua introduzione in Italia

Nel XVII secolo si credeva che sia il caffè che il tè fossero una droga, prescrivendo che il loro uso continuato e ad alta dose potrebbe portare alla morte del consumatore. Incuriosito da questa ricetta, Il Re Gustavo III di Svezia per provarlo, ordinò ad un prigioniero di bere caffè ogni giorno e ad un altro di prendere il tè. L’esperimento, seguito da una commissione medica, fu un fallimento: i primi a morire furono i medici, poi il re, molti anni dopo il condannato a bere il tè e infine il bevitore di caffè.

Kofetarica (il bevitore di caffè), 1888. Olio Su Tela di Ivana Kobilca (1861-1926), presso il Museo Nazionale di Lubiana

Kofetarica (il bevitore di caffè), 1888. Olio Su Tela di Ivana Kobilca (1861-1926), presso il Museo Nazionale di Lubiana

Il caffè è stato particolarmente reprobated in alcuni nuclei protestanti;

così tanto che alcuni proprietari terrieri tedeschi hanno messo in atto misure per rendere difficile la diffusione di esso. In Russia era proibito anche con torture e mutilazioni. E quando la polizia zarista trovo ‘qualcuno in un esaurimento nervoso, lo attribuirono al Caffe’. Il disagio di questa bevanda persiste fino al XIX secolo nell’Europa settentrionale.

Mentre Nell’Europa Orientale e occidentale c’era una maggiore tolleranza. Nel decennio del 1650 cominciò ad essere molto importata e consumata in Inghilterra, e cominciò ad aprire caffè a Oxford e a Londra, che divennero in luoghi dove nascevano idee liberali, a causa del frequente visitatore di questi luoghi (dove, tra l’altro, distribuivi opuscoli) da parte di filosofi e studiosi. Per curiosita’, la famosa compagnia assicurativa di Lloyd era originariamente una caffetteria.

Il caffè attraversò L’Atlantico nel 1689, con L’apertura del primo stabilimento a Boston. La bevanda guadagnò popolarità e guadagnò il rango di bevanda nazionale, dopo che i ribelli gettarono in mare il tè superato dalla corona britannica durante L’ammutinamento del tè a Boston. Questa operazione chiave e ‘ stata preparata nella mensa dei draghi verdi.

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